Mai mollare al primo scatto

Analizza e muoviti nella scena

La buona foto non nasce quasi mai dal one shot
Questo è un errore comune che spesso si commette.

Voglio approfondire questo concetto portandoti ad esempio un lavoro fotografico che sto facendo presso la scuola di polizia di Peschiera del Garda.
Un lavoro sull’addestramento delle nuove matricole che dura sei mesi.

Qui ti mostro la schermata del mio computer.
Puoi subito notare che mi ci sono voluti 50 scatti per ottimizzare al meglio questa situazione che adesso mi appresto a raccontarti.

Questo per dire che:
La buona foto nasce spesso ad un buon tempo e un ottimo impegno, dedicato per ottenerla.

Qui, sto seguendo le esercitazioni degli allievi sulle tecniche di perquisizione.
Sono divisi in due gruppi.

Appena mi accorgo che la scena della foto di destra ha una luce più interessante, mi dirigo subito verso quel gruppo.

Finché cammino, l’occhio mi cade sulla pistola blu che indossa l’istruttore.
Ovviamente è finta, e appunto per questo, mi affascina molto.

Il mio intento è quello di comunicare subito, a chi guarderà quella foto, che si tratta di una scuola di polizia.
Quindi, per me, la pistola blu diventa un elemento grafico importante per quello che voglio far emergere.
Ovvero una dimensione di esercitazione e dunque di finzione.

Il soggetto della mia foto diventa la pistola blu.
Infatti nonostante io continuo a scattare cambiando prospettiva, lei rimane sempre all’interno della mia inquadratura.
Anche se in realtà non sempre ci riesco.

Guarda ad esempio questo scatto:
Qui decentro la pistola blu perché mi accorgo della silhouette dell’allievo.
Provo a gestirla, cercando di capire se i due elementi, uno in alto a destra e l’altro in basso a sinistra possono dare un significato all’immagine.

Tuttavia la pistola non è illuminata bene.
C’è ancora molta confusione, quindi continuo a muovermi all’interno della situazione.
Persevero.

Questi sono scatti che non funzionano ancora, e continuo a muovermi insieme agli allievi e istruttori per trovare la situazione giusta, e ottimizzarla con lo sfondo giusto.

Fino ad arrivare a questo scatto:
Guarda come i due gruppi di ragazzi creano una bilancia all’interno dell’immagine, con al centro l’istruttore con la pistola blu, illuminata dal sole, perfettamente perpendicolare rispetto a me.

Dopo 50 scatti mi fermo. Finalmente ho l’inquadratura giusta.

Tutto questo per dirti che:
Una volta individuato un’elemento affascinante, che possa raccontare meglio la tua storia, non mollare la situazione!

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